Costruire il Ki significa cambiare la respirazione e coltivare i sensi, incrementando costantemente l’energia vitale e portando alla luce la propria sensibilità.
Tratto da K. Nishido, Il Respiro della vita. La massima vitalità dalla forza del Ki, Mediterranee
Il corpo è un sistema aperto; la respirazione è ciò che simboleggia direttamente questo sistema. Il suo processo stimola la circolazione dell’energia vitale del corpo nel mondo circostante, attraverso uno scambio di gas che va dall’interno all’esterno. Chiudere il corpo significa non respirare, cioè non scambiare le energie con il mondo circostante.
Tratto da K. Nishido, Il Respiro della vita. La massima vitalità dalla forza del Ki, Mediterranee
Nella lingua giapponese gli ideogrammi “vivere” 生 e “respirare” 息 sono omofoni
e si pronunciano “iki” avendo la stessa etimologia. In altre parole, essere
vivi significa respirare.
Ripetendo l’ideogramma vivere "iki" si ha la parola "iki-iki" 生き生き che vuol dire
vigoroso o energico, ma letteralmente significa respirazione molto attiva.
Tratto da K. Nishido, Il Respiro della vita. La massima vitalità dalla forza del Ki, Mediterranee
Una respirazione consapevole è l’antidoto migliore allo stato di stress che viviamo tutti i
giorni.
Il rilassamento è, insieme alla respirazione controllata, uno dei due rimedi naturali, preventivi
e curativi per l'uomo moderno sempre teso, contratto, nervoso e ansioso. Viviamo in uno
stato di allerta e abbiamo paura, e paura della paura: siamo così abituati che è diventato il
nostro stato “normale”. Tono, contrazione e decontrazione sono gli stati normali del corpo e
si manifestano molte volte al giorno. Con un'azione cosciente è possibile ridurre la tensione
di energia elettrica quasi al valore zero, in modo da diminuire il consumo del flusso nervoso
al minimo possibile.
L'arte del rilassamento si acquisisce e i suoi benefici passano attraverso il respiro. Tutti
sapevamo respirare così bene quando eravamo bambini! Nel tempo la respirazione si è fatta
incompleta, superficiale, irregolare, affrettata, perché siamo continuamente nervosi, ansiosi.
Dobbiamo imparare a rilassarci in piena coscienza, quotidianamente, per alcuni minuti, per
sentirci rilassati in ogni circostanza. Questo super riposo è il rilassamento yogico che in soli
pochi minuti allontana il peso della stanchezza meglio di tante ore di sonno irrequieto.
Tratto da A. Van Lysbeth, Imparo lo yoga, Mursia
La nostra capacità di respirazione è cambiata nei lunghi processi
dell'evoluzione umana, e il modo in cui respiriamo è sensibilmente
peggiorato dagli albori dell'era industriale.
Gli scienziati che studiano la respirazione hanno scoperto che il 90%
delle persone respira in modo scorretto e questo difetto causa o
aggrava una lista di malattie croniche. Malattie moderne come asma,
ansia, disturbo da deficit di attenzione, psoriasi potrebbero essere
alleviate o fatte regredire solo cambiando il modo in cui inspiriamo ed
espiriamo.
Tratto da J. Nestor, L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, Aboca
Shigeo Miki, eminente studioso di anatomia comparata e docente presso l’Università statale di Tokyo, sostiene che nella storia della vita, lunga miliardi di anni, l’evento più importante sia stato il cambiamento avvenuto nella respirazione, passando dalla respirazione branchiale a quella polmonare.
Il professor Miki riteneva che nello sviluppo della vita i principali progressi furono fatti nel corso degli ultimi 400 milioni di anni, anni di trasformazione dallo stato acquatico a quello terrestre. Ma cosa indica con esattezza il passaggio di creature viventi dall’acqua alla terra ferma? Ecco la risposta: la primitiva respirazione, che avveniva attraverso le branchie, si era evoluta in modo da consentire la sopravvivenza in un ambiente permeato di aria.
I feti, che passano 9 mesi nel liquido amniotico prima di venire alla luce, rivivono l’intero processo evolutivo.
Tratto da K. Nishido, Il Respiro della vita. La massima vitalità dalla forza del Ki, Mediterranee
La respirazione polmonare rappresenta un passo avanti nel processo evolutivo, poiché l’aria entra ed esce dai polmoni con il movimento volontario delle fasce muscolari dei polmoni.
Tratto da K. Nishido, Il Respiro della vita. La massima vitalità dalla forza del Ki, Mediterranee
Diamo per scontato, a nostro rischio e pericolo, che la respirazione sia un’azione
passiva, una cosa che facciamo e basta: se respiri vivi, se smetti di respirare muori!
Ma la respirazione non è una questione di bianco o nero.
Respirare correttamente è un'arte perduta. Molte persone soffrono di problemi di
respirazione, o di qualche disturbo che non sanno essere legato ad una
respirazione scorretta. E molte di loro hanno scoperto che nessun farmaco
antiallergico, inalatore o dieta funzionava più di tanto. Comprendere il modo
ottimale di respirare è stato per loro la cura!
In media, nel corso della nostra vita, faremo 670 milioni di respiri. Forse metà è già
alle nostre spalle. Forse siamo al respiro numero 669.000.000. Forse ci piacerebbe
farne qualche milione in più!
Tratto da J. Nestor, L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, Aboca
3,3 secondi sono il tempo medio che una persona impiega a
inspirare ed espirare.
3,3 secondi di ogni respiro assicurano una minima funzionalità del
corpo e della mente, ma non una piena efficienza del nostro essere
vitale, delle nostre potenzialità e del benessere personale!
Ad ogni respiro avviene una trasformazione dentro il nostro corpo. I
miliardi e miliardi di molecole che facciamo entrare con ogni
respiro hanno costruito i nostri muscoli, sangue, cervello, ossa e
organi. Questi pezzi microscopici possono influenzare la nostra
salute e la felicità di oggi e di domani.
Allunga il tuo respiro, allunga la tua vita!
Tratto da J. Nestor, L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, Aboca