IL DONO DEL RESPIRO

Ogni respiro inalato ci regala nuova energia, mentre ogni esalazione sfoga l'energia vecchia e stantia.
Ci sono tanti modi di respirare quanti cibi da mangiare e il modo in cui respiriamo influenzerà il nostro corpo da diversi punti di vista: alcuni metodi di respirazione nutrono il cervello, mentre altri uccidono i neuroni; alcuni ci rendono sani mentre altri accelerano la nostra fine.

Dice un antico testo taoista: "E così lo studioso che nutre la sua vita raffina la forma e nutre il suo respiro"

Tratto da J. Nestor, L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, Aboca

Yagō

UNA RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE DONA RILASSAMENTO

Una respirazione consapevole è l’antidoto migliore allo stato di stress che viviamo tutti i giorni.
Il rilassamento è, insieme alla respirazione controllata, uno dei due rimedi naturali, preventivi e curativi per l'uomo moderno sempre teso, contratto, nervoso e ansioso. Viviamo in uno stato di allerta e abbiamo paura, e paura della paura: siamo così abituati che è diventato il nostro stato “normale”. Tono, contrazione e decontrazione sono gli stati normali del corpo e si manifestano molte volte al giorno. Con un'azione cosciente è possibile ridurre la tensione di energia elettrica quasi al valore zero, in modo da diminuire il consumo del flusso nervoso al minimo possibile.
L'arte del rilassamento si acquisisce e i suoi benefici passano attraverso il respiro. Tutti sapevamo respirare così bene quando eravamo bambini! Nel tempo la respirazione si è fatta incompleta, superficiale, irregolare, affrettata, perché siamo continuamente nervosi, ansiosi. Dobbiamo imparare a rilassarci in piena coscienza, quotidianamente, per alcuni minuti, per sentirci rilassati in ogni circostanza. Questo super riposo è il rilassamento yogico che in soli pochi minuti allontana il peso della stanchezza meglio di tante ore di sonno irrequieto.

Tratto da A. Van Lysbeth, Imparo lo yoga, Mursia

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MA PERCHÉ AVREI BISOGNO DI IMPARARE A RESPIRARE? È TUTTA LA VITA CHE RESPIRO!

Diamo per scontato, a nostro rischio e pericolo, che la respirazione sia un’azione passiva, una cosa che facciamo e basta: se respiri vivi, se smetti di respirare muori! Ma la respirazione non è una questione di bianco o nero.
Respirare correttamente è un'arte perduta. Molte persone soffrono di problemi di respirazione, o di qualche disturbo che non sanno essere legato ad una respirazione scorretta. E molte di loro hanno scoperto che nessun farmaco antiallergico, inalatore o dieta funzionava più di tanto. Comprendere il modo ottimale di respirare è stato per loro la cura!

In media, nel corso della nostra vita, faremo 670 milioni di respiri. Forse metà è già alle nostre spalle. Forse siamo al respiro numero 669.000.000. Forse ci piacerebbe farne qualche milione in più!

Tratto da J. Nestor, L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, Aboca

Yagō

IL RESPIRO COME MISURA DELLA VITA

La respirazione è il più grande atto vitale! L’unico atto che ci accompagna dall’inizio alla fine e con cui si può misurare l’intera vita.
Secondo C. L. Schleich, dall'attimo in cui la levatrice recide il cordone ombelicale i polmoni diventano la placenta che unisce l'uomo alla madre cosmica. Vivere e respirare e respirare e vivere. Al punto che gli Yogi misurano la durata della vita umana dal numero delle respirazioni!

Tratto da A. Van Lysebeth, Imparo lo yoga, Mursia

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QUANTO DURA IL RESPIRO?

3,3 secondi sono il tempo medio che una persona impiega a inspirare ed espirare.
3,3 secondi di ogni respiro assicurano una minima funzionalità del corpo e della mente, ma non una piena efficienza del nostro essere vitale, delle nostre potenzialità e del benessere personale!
Ad ogni respiro avviene una trasformazione dentro il nostro corpo. I miliardi e miliardi di molecole che facciamo entrare con ogni respiro hanno costruito i nostri muscoli, sangue, cervello, ossa e organi. Questi pezzi microscopici possono influenzare la nostra salute e la felicità di oggi e di domani.
Allunga il tuo respiro, allunga la tua vita!

Tratto da J. Nestor, L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, Aboca

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COME È CAMBIATO IL RESPIRO DURANTE L'EVOLUZIONE DELL'UOMO

La nostra capacità di respirazione è cambiata nei lunghi processi dell'evoluzione umana, e il modo in cui respiriamo è sensibilmente peggiorato dagli albori dell'era industriale.
Gli scienziati che studiano la respirazione hanno scoperto che il 90% delle persone respira in modo scorretto e questo difetto causa o aggrava una lista di malattie croniche. Malattie moderne come asma, ansia, disturbo da deficit di attenzione, psoriasi potrebbero essere alleviate o fatte regredire solo cambiando il modo in cui inspiriamo ed espiriamo.

Tratto da J. Nestor, L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, Aboca

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GLI SCRITTI DI UN GRANDE MAESTRO YOGI

Le grandi tradizioni orientali da sempre hanno posto l’accento sugli effetti positivi di una respirazione consapevole e corretta. Ecco i benefici che lo Swâmi Shivânanda (1887-1963) attribuisce alla respirazione yogica: “il corpo diventa forte e sano; il grasso superfluo scompare, il viso si fa luminoso, gli occhi scintillano e un fascino particolare emana da tutta la persona. La voce diventa dolce e melodiosa. La digestione si svolge con facilità. Il corpo si purifica interamente e la mente diviene calma e concentrata. La pratica costante risveglia le forze spirituali latenti, apporta felicità e pace”.

Swâmi Shivânanda, in André Van Lysebeth, Imparo lo yoga, Mursia

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IL RESPIRO COME ARTE PER NUTRIRE LA VITA SECONDO GLI ANTICHI TAOISTI

La tradizione taoista nell'antica Cina riteneva che il respiro fosse un'arte per «nutrire la vita». Già negli antichi documenti questo principio veniva affermato esplicitamente; vi erano contenuti e descritti nel dettaglio gli esercizi necessari per raggiungere questo beneficio.
Nel «libro della grande pace» Taipingjing è rappresentato il procedimento per “«nutrirsi dei soffi aerei» shi fengqi”. Nel volume, attribuito forse a Yu Ji degli Han, che è una “compilazione del V secolo e si compone di 172 capitoli si chiede: per ottenere la lunga vita cosa bisogna mangiare? Risposta: gli esseri immortali si nutrono di soffi aerei”.
Nutrirsi del respiro è dunque una disciplina già praticata nel lontano Oriente diversi secoli e forse millenni fa. Il principio vitale dell’essere umano viene così nutrito dalle pratiche del respiro: per questo motivo la respirazione come principio di «nutrimento» dai Maestri taoisti veniva chiamato «soffio vivo».

Tratto da H. Maspero, Il soffio vivo, Adelphi

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GLI ANTICHI TAOISTI: IL RESPIRO COME ENERGIA PROFONDA

“L'individuo dispone di tre tipi di energie; fra queste l'energia Yong è l'energia nutritiva, destinata a mantenere l'equilibrio delle nostre viscere; fonda le sue riserve nell'aria che respiriamo e negli alimenti che ingeriamo. Circola nei meridiani principali; è detta anche energia profonda”. Anche in questo passo si evince che, nella tradizione cinese, il respiro concorre ad alimentare l’energia vitale dell’individuo, che viene detta anche energia profonda. “I soffi e i principi si spostano in parte grazie alla loro propria virtù. Quanto al sangue, da un lato esso è trascinato dal soffio vitale, come l'acqua di un fiume è trascinata dal vento, e, d'altro canto, è spinto dai movimenti respiratori, che sono il motore essenziale della circolazione”.

Tratto da P. Huars, J. Bossy, G. Mazars, Le medicine dell’Asia, Dedalo

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TORNARE ALLA CONDIZIONE NATURALE

L'insieme delle tecniche respiratorie “costituisce una specie di igiene santificante , conosciuta anticamente sotto il nome di yang chen, l'arte di nutrire (o di accrescere) la vita.
Un grande principio domina queste varie tecniche per accrescere o soltanto conservare la propria vitalità: ogni essere deve adottare un regime conforme al ritmo della vita universale. “Per conservare la propria vitalità (wei cheng), dice Lao tseu “bisogna somigliare al neonato. La vita si costituisce e si rinnova grazie ad un contatto stretto con la natura”. Questi «esercizi della natura» “servono anche ad affinare la sostanza (lien tsing). Di fatto costituiscono una disciplina della respirazione. Permettono di ventilare l'intero corpo, estremità comprese. Se il soffio (k'i) dice Tchouang tseu, si accumula nel cuore, segue la malattia. Colui che vuole evitare passioni e vertigini deve imparare a respirare non con la sola gola ma con tutto il corpo - a partire dai talloni”.

Tratto da M. Granet, Il pensiero cinese, Adelphi

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IL SOFFIO DELLA CREAZIONE

Nella cosmogonia taoista al Soffio veniva attribuita l'origine della creazione. Il “Tuanqilun [Trattato del Soffio Originario] in Yunji qiqian recita in proposito: «quando i soffi non si erano ancora separati prendendo forma, erano addensati e assomigliavano a un uovo. I soffi erano un globo di forma perfetta; è quel che viene detto il Grande-Uno. Il Soffio Originario (ossia questi soffi ancora uniti in un uovo-caos), che all'inizio era puro, salì per diventare il Cielo; il Soffio Originario, che poi era intorbidato, scese e fu la Terra»”.

Tratto da H. Maspero, Il soffio vivo, Adelphi

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IL PENSIERO CINESE COME ORDINE RITMICO

“Il pensiero cinese sembra essere interamente “dominato da idee unite di ordine, di totalità e di ritmo (Granet 1968)”. L'ordine ritmico presiede alla vita del mondo e all'attività dello spirito e del corpo”. Per comprendere i principi che regolano la fisiologia umana e l'anatomia secondo il pensiero cinese è necessario prima “descrivere il cosmo nel quale l'uomo è incluso. Si tratta di una grande concezione spazio-temporale, raffigurata graficamente con il T’ai- Ki. Procede ritmicamente da un principio immutabile ed eterno (Tao) che si manifesta sia sotto l'aspetto del riposo (Yin) sia sotto l'aspetto del movimento (Yang) (Henri Maspero)”.

Tratto da P. Huars, J. Bossy, G. Mazars, Le medicine dell’Asia, Dedalo

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